MASTERPLAN PER L’ABRUZZO DGR N 693/16 PROGETTO PER I LAVORI DI MIGLIORAMENTO SISMICO E COMPLETAMENTO
INTERVENTI:
- Realizzazione n.2 nuovi solai;
- Posa in opera di fibra in acciaio galvanizzato allettata con malta di calce per consolidamento dell’intradosso di archi e volte;
- Inserimento di tiranti volti a confinare i maschi murari portanti;
- Iniezioni armate agli angoli della muratura;
- Sostituzione delle architravi mancanti o danneggiate con architravi in legno;
- Consolidamento delle volte incannucciate, sulla base delle direttive ricevute dalla Soprintendenza;
- Operazioni di rimozione depositi superficiali, microstuccatura, pre-consolidamento e consolidamento degli intonaci e della pellicola pittorica degli elementi architettonici voltati;
- Operazioni di pulizia e restauro degli elementi lapidei, presenti sulle facciate e all’interno del complesso (cornici, camino, gradinata e simili);
- Operazioni di restauro delle cornici e del cornicione presenti in facciata.
Descrizione: Costruito intorno alla metà del XVII secolo, Palazzo Muzj, oggi Palazzo Villa, appare di tipico aspetto gentilizio barocco con andamento curvilineo della facciata, risultato di rifacimenti di preesistenze cinquecentesche che esplicita l’adeguamento formale e funzionale della fabbrica voluto dalla committenza. Ricercato negli stucchi e nei motivi ornamentali in pietra degli elementi verticali in diretto rapporto con le fasce orizzontali, i frontoni e i cornicioni.
Due sono i portali posti sulla facciata principale: il primo, principale, presenta sulla chiave d’arco lo stemma Cristico, con valenza generalmente apotropaica, ovvero serviva ad invocare sulla casa benedizione e protezione dagli influssi o spiriti negativi ed è sormontato dal balcone riccamente decorato in pietra e ferro battuto sovrastato dallo stemma ducale della famiglia Muzj. Sul lato sinistro, invece, troviamo il secondo portale, più semplice rispetto al primo, a tutto sesto fiancheggiato da piccole finestra quadrangolari. I due piani superiori sono uniti tra loro dalla decorazione a stucco che, tra la cornice delle finestre inferiori e i davanzali superiori, simula delle balaustre di balcone e, tra queste, sempre a stucco appare un sole radioso collegabile all’insegna coronata della Compagnia di Gesù posta sulla chiave dell’arco principale.
Caratteristica ricorrente nei palazzi settecenteschi della zona consiste in una differente destinazione d’uso dei diversi piani: il primo è infatti destinato a servizi (cucine e forse locali per la servitù) mentre il secondo è il “piano nobile”, ossia di rappresentanza, con grandi saloni, volte stuccate e decorate e un importante camino.
