LAVORI DI COMPLETAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLA CHIESA DI SAN PAOLO A BARETE
La chiesa è stata edificata sopra gli antichi resti di una fabbrica risalente al II sec e nel corso dei secoli ha subito numerose modifiche. Infatti la chiesa di San Paolo rimase danneggiata dai terremoti del 1349 e, soprattutto, del 1461, in seguito al quale l’edificio fu largamente rimaneggiato, seppur mantenendo l’impianto originario. L’edificio fu completamente ricostruito in seguito al terremoto dell’Aquila del 1703 e, della struttura precedente, sopravvisse solamente il transetto, all’interno del quale si innestò un nuovo vano a pianta centrale. Il nuovo impianto di San Paolo è decisamente inusuale nell’ambito dell’architettura religiosa aquilana; si tratta di una pianta a croce greca. La perfetta simmetria è compromessa dal vano aggiunto dell’abside, concepito come la prosecuzione del braccio che fronteggia l’ingresso. Probabilmente fu costruita una nuova parete che ha ristretto la navata, i cui resti sono ancora visibili nell’area esterna della chiesa. Attualmente all’interno sono visibili quattro nicchie interamente affrescate e raffiguranti scene bibliche. Sulla parete di fondo, a seguito degli ultimi interventi di restauro, sono emersi pozioni di intonaco dipinto: una decorazione seicentesca con brani architettonici e figurativi che sormontano una zoccolatura con registri a finto marmo. La decorazione è parzialmente coperta per la presenza di tre cornici in stucco settecentesche. Sulla parete destra c’è un altare con colonne di ordine corinzio settecentesche. Il catino absidale attualmente non è in asse con il centro dell’aula.
